Trama:
La straordinaria vita di Benjamin Button, che nasce vecchio e ringiovanisce con gli anni, segnati da un'indimenticabile storia d'amore.
Recensione:
David Fincher (�Fight Club� - �Seven�) prende spunto dal libro datato 1922 di Francis Scott Fitzgerald e costruisce un capolavoro artistico incentrato sul modus vivendi di ogni uomo, il cui istinto �a vivere� lo porta a scavalcare ostacoli congeniti apparentemente insormontabili.
E' il caso di Benjamin Button (Brad Pitt), nato con una malattia aliena che lo porta a ringiovanire con gli anni, anzich� invecchiare. Quasi nato �morto� di senilit�, il cammino di Benjamin, orfano e allevato da un'amorevole madre all'interno di un ospizio, � irto e tortuoso; ciononostante, la quiete interiore di cui dispone gli permette di vivere una vita quasi normale, sposando spontaneamente il carpe diem e mai pentendosi delle scelte che compie.
Chi � in pace con se stesso lo � anche con gli altri: ed � per questo che Benjamin lascia un segno in chiunque conosca e riesce a superare tutte le sfide che la vita gli propone.
Collante del plot � senz'altro la storia d'amore con Daisy, di cui si innamora al primo incontro. A causa della sua malattia, il realizzarsi dei reciproci desideri avverr� quando le loro vite si avvicineranno al crocevia della vita, unico momento in cui il loro cammino, che procede in senso inverso, potr� scorrere parallelo.
Dopo il contestato �Zodiac�, Fincher ripropone la formula di un ritmo lento, a tratti lentissimo e nostalgico con una fotografia color seppia e musiche coerenti con la tematica dello script.
Poich� squadra che vince non si cambia, nel suo cast figura Brad Pitt (gi� presente in Fight Club e Seven) candidato all'oscar per una splendida interpretazione. Alla tecnologia il merito del ringiovanimento dell'attore, gi� oltre la quarantina reale: al trucco si aggiunge un sistema di motion capture, capace di rendergli le sembianze di un ragazzino.
E' il cinema delle immagini curate, della sceneggiatura meticolosa, dei dialoghi minuziosi; � il cinema della riflessione, della cronologia e dello scorrere inesorabile del tempo. Tuttavia, la vera nota stonata di una melodia artisticamente sublime risiede proprio nella lentezza della narrazione e nell'eccessiva durata.