Trama:
Lo psicologo Chris Kevin viene inviato sulla stazione spaziale Prometheus per risolvere lo strano problema che ha colpito l'equipaggio della navetta. Ma non appena sarà arrivato non potrà evitare di cadere preda delle stesse "allucinazioni" prodotte dal pianeta Solaris. Il pianeta riesce infatti a materializzare i pensieri delle persone.
Recensione:
Tutto si può dire di questo film tranne che sia un film di fantascienza. Dal regista di "Ocean's eleven", "Traffic" e "Erin Brockovich" un film psicologico e pesantissimo che difficilmente piacerà al grande pubblico. Il film, remake del film omonimo di Tarkovsky, ricorda per certi versi "Sfera", ma i sogni che si materializzano riguardano persone e non mostri, inoltre manca l'hype determinato dalla sfera surreale e dalle condizioni in cui veniva trovata.
In ogni caso, il film in questione oltre ad essere "difficile" già per l'argomento trattato, viene ad essere decisamente poco godibile per via di un ritmo lento e monotono che ne preclude la visione ai meno pazienti. Ma anche per la mancanza di una regia e di una sceneggiatura capaci di determinarne il successo.
Di fantascientifico c'è solo l'ambientazione spaziale e il film deluderà moltissimo chiunque lo veda aspettandosi un film di tale genere. Ma anche come psicologico non lo metterei certo tra i migliori.
Insomma, se volete vederlo fate pure, ma non aspettatevi troppo. È un film pesante, noioso, mediocre e soprattutto mal pubblicizzato (troppo facile pubblicizzarlo come un film di fantascienza). Se siete indecisi lasciate perdere, si trova di meglio.