Trama:
Chiara � una ragazza con una sorella paranoide, una madre assente e uno zio (Alessandro Haber) defunto che le ha lasciato in eredit� duecento chili di cocaina purissima. Vive inoltre una storia d'amore con Nico (Davide Rossi) che di mestiere fa il dj nonch� l'attore porno per un sito sul web.
Recensione:
Alcol, sesso, droga, delinquenza: sembra non mancare nulla allo script di Stefano Salvati (�Jolly Blue�) la cui alba � tutt'altro che �kiara�: tematiche cos� profondamente rilevanti sono maldestramente buttate l�, senza un filo logico e con una sceneggiatura a tratti imbarazzante (basti pensare ai primi confusionari venti minuti).
Lungi dal dilungarsi sui difetti di �Albakiara�, ci� che risulta imbarazzante � la presunzione di Salvati di creare una societ� specchio di quella odierna. Ma la societ� di Albakiara � amorale, corrotta, priva di finalit� esistenziali e costantemente immersa nella polvere bianca (la coca).
Verrebbe da dire al regista che questa non � l'Italia, ma solamente (per fortuna) una minima parte: i giovani d'oggi non fanno a gara di fellatio, non si prostituiscono per un 8 in inglese, non creano siti porno per �arrotondare� lo stipendio, non drogano di sonnifero i propri genitori per avere la serata libera.
Il cast presenta novellini e figli d'arte (Davide Rossi) nonch� veterani come Raz Degan, la cui prestazione � sterile e inespressiva, coerentemente con il risultato di tutto il lungometraggio.
Con una regia sconclusionata in stile �Requiem for a dream� un plot comico-erotico offensivo e un finale incomprensibilmente da �Hostel�, Albakiara � una pietra miliare della tradizione italiana: non capita tutti i giorni di vedere al cinema una pellicola fatta �con i piedi�.