Trama:
Manuela (Cecilia Roth) perde il figlio Esteban (Eloy Azonin) in un tragico incidente automobilistico. Devastata dal dolore, decide di tornare a Barcellona, dalla quale era scappata 18 anni fa, per cercare l'ex marito (Toni Canto).
Recensione:
Come afferma espressamente la dedica posta prima dei titoli di coda, Almodovar regala il suo estro artistico alle donne e, in particolare, a ogni madre.
Tutto su mia madre � un regalo alla donna e alle sue molteplici sfumature. In modo eccentrico il regista ci mostra un gruppo di prostitute e transessuali accomunate da una forte amicizia e dalla quieta accettazione della propria condizione sociale.
Manuela compie un viaggio a ritroso e scava nel suo passato, trovando un'amica speciale in Sara (Penelope Cruz) e vecchie amiche lasciate diciotto anni prima, con la fuga. Un incontro fortuito con l'ex marito la porter� a comprendere gli errori del passato e a superare il trauma della scomparsa del proprio figlio.
Una commedia i cui toni si alternano fra il drammatico e l'ironico, intessuta nel plot di sequenze dialogiche capaci di far riflettere per la profondit� o di rendersi quasi volgari con un registro colloquiale da trivio.
Almodovar analizza la donna in tutte le sue sfaccettature. Donne forti nell'essere fragili, bugiarde ma altres� disponibili e affidabili legate dall'amicizia femminile, quanto pi� di intimo e profondo possa esistere in una relazione.
Un sentimentalismo ricercato e coadiuvato da malinconiche note in sottofondo che accompagnano lo spettatore, dopo tanta sofferenza, al lieto fine.
Tutto su mia madre, l'omaggio struggente di Almodovar all'autenticit� dell'universo femminile.