Trama:
Mickey e Mallory Mox seminano una lunga striscia di terrore e morte sul loro cammino. In tre settimane uccidono 52 persone tra agenti di polizia e onesti cittadini. Il motivo? Lei veniva sistematicamente violentata dal padre sotto gli occhi della madre che non muoveva un dito per aiutarla, quando lui la "salva" uccidendo i suoi genitori. Inizia cos� la loro avventura.
Recensione:
C'� un limite oltre il quale la violenza gratuita tanto eccessiva, esagerata e ripetuta stomaca fin quasi a dare la nausea in uno spettatore. Tale limite varia da persona a persona, ma non � difficile che il film in oggetto riesca a varcarlo negli spettatori pi� sensibili.
Spesso nel film ci verr� spontaneo domandarci perch� il regista ha deciso di schierarsi tanto dalla parte dei cattivi e soprattutto perch� aggiungere ancora un morto alla scia di devastazione seminata dai due serial killer. Se si prende seriamente la storia (e il regista si impegna affinch� ci rimanga difficile il contrario) il senso di disgusto verso il film e i due protagonisti aumenta inesorabilmente all'avanzare della storia.
Nonostante ci� non possiamo dire che "Natural Born Killers" sia un film completamente privo di buonismo. Tutto sommato i protagonisti non sono completamente cattivi, hanno subito angherie da parte dei genitori e uccidono principalmente gente odiosa.
Il film ricorda molto da vicino "La casa dei mille corpi", anche se il genere e lo stile sono diversi, entrambi i film hanno una curva molto simile di esasperazione dello spettatore: se non si prende sul serio la storia i film sono solo delle esagerazioni senza alcun merito particolare. Ma se si inizia ad assecondarla anche solo in minima parte si corre il rischio di saturare il livello di orrore e assurdit� tollerabile arrivando a provare un senso di disgusto vero e proprio per il film. La cosa risulta incredibilmente facilitata se il giorno prima avrete visto, come � successo a me, un film ispirato a un fatto di cronaca nera: "Elephant". Questi due film assieme fanno riflettere pesantemente sull'uso improprio delle armi da parte di folli sanguinari.
Il tocco di Quentin Tarantino � ben visibile nelle atmosfere pittoresche e nelle situazioni surreali, ma non nella regia che, seppur ottima (il regista � infatti Oliver Stone), � diversa da quella Tarantiniana. Tuttavia nonostante la forma sia molto pi� curata del contenuto il film non pu� dirsi privo di un messaggio che anzi � molto forte. Un messaggio (o meglio diversi messaggi) piuttosto insolito e in un certo qual senso sconcertante di cui preferiamo non fornire alcuna lettura.
Per certi versi si potrebbe definirlo poco hollywoodiano (vincono i cattivi, stile narrativo, ecc) ma per molti altri � certamente tra i film pi� stereotipati del genere.
Insomma, un film piuttosto insolito molto ben scritto e diretto, con ottime musiche e bravi attori, ma al tempo stesso un film molto forte, quasi stomachevole, e pieno di assurdit�. Vale la pena di vederlo? Si, ma non � certamente un film adatto a tutti.