Trama:
Cinque uomini con precedenti penali vengono arrestati per una rapina che probabilmente non hanno commesso: lo scopo è capire se uno di loro è colpevole o ottenere informazioni utili al caso. Nelle ricostruzioni però salta fuori un nome di un criminale che nessuno conosce ma la cui fama è leggendaria: “Keiser Sose”. Un nome, famoso per freddezza e spietatezza, temuto persino dai peggiori criminali.
Recensione:
Il titolo non rende giustizia al film: molti sarebbero propensi a ritenerla una commedia italiana sul furto (dato che esiste anche un film omonimo in bianco e nero) ma il film è invece di ben altro stampo. Si tratta di un thriller o meglio, di un giallo, capace di catturare la vostra attenzione e la vostra curiosità, non tanto grazie alla suspense o alla paura (tutto il film è in flashback), ma soprattutto grazie alla caratterizzazione dei personaggi e delle situazioni che vi imprimeranno una profonda curiosità di sapere. Le stesse sensazioni che solitamente vi spingono a leggere un romanzo tutto d’un fiato. Quelle sensazioni che in un crescendo di consapevolezza mista alla paura di scoprire caratterizzano spesso romanzi di Lovecraft, Sherlock Holmes e Clancy.
Insomma davvero un ottimo film, sotto tutti i punti di vista: buona la trama, molto buoni i dialoghi e ottimo il cast il tutto unito da una regia molto meticolosa. Un apprezzamento a parte va a Kevin Spacey, bravissimo e capace di catturare l’attenzione creando un personaggio perfetto nella sua psicologia. Da vedere.
NB: il film è un po' complesso. Lo apprezzerete già alla prima visione, ma vale la pena di rivederlo una seconda volta per apprezzarlo appieno...