Follia: trama e recensione

Follia
Titolo originale: Asylum
Produzione: Regno Unito
Durata: 105
Genere: Drammatico/Thriller
Regia: David Mackenzie
Uscita: 2007-06-15
Attori principali: Natasha Richardson, Ian McKellen, Hugh Bonneville, Wanda Ventham, Gus Lewis, Joss Ackland, Marton Csokas
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- Voto: 7.3/10 (6 voti)

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Trama:
Stella Raphael arriva al seguito del suo ambizioso consorte all�ospedale psichiatrico di cui lui entra a far parte dello staff, con l�aspirazione di diventarne direttore. Siamo in piena epoca vittoriana e lo scontento di lei per la sua vita familiare e in particolare per il suo matrimonio si traduce in uno scandaloso rapporto con uno dei pazienti dell�ospedale, che la porter� ad divenire essa stessa paziente di uno dei colleghi del marito.
Recensione:
Arriva sui nostri schermi, con due anni di inspiegabile ritardo sull�uscita internazionale, la riuscita trasposizione cinematografica del fortunato romanzo di Patrick Mc Grath, Follia. Si tratta di un film che fedelmente traduce in immagini il romanzo pi� famoso di Mc Grath, con un�attenzione per i dialoghi e per l�ambientazione che rende al meglio il travaglio interiore dei personaggi. Stella, una strepitosa Natasha Richardson fatica non poco ad entrare emotivamente nel club delle consorti che si dedicano all�organizzazione della annuale festa dell�ospedale, con tanto di suddivisione dei compiti su chi preparer� la torta e chi le decorazioni. Max, suo marito � ambizioso freddo e totalmente dominato dall�orrenda madre, che osteggia apertamente le capacit� sociali della nuora. Edgar, il paziente uxoricida che seduce Stella � credibilmente sensuale senza sconfinare nella perversione, o peggio nella volgarit�, pericolo molto reale dato il tipo di personaggio. Un inquietante Ian Mc Kellen muove i fili della faccenda dall�inizio, quasi stesse conducendo un esperimento, e forse � proprio quello che in effetti fa. Unico punto questo che si discosta in parte dalla trama del romanzo, in cui l�intero coinvolgimento di Peter � solo suggerito dal semplice fatto che si tratta della voce narrante. L�ambientazione � curata nello stile e nelle suggestioni evocative. La casa di lei � fredda e bellissima, in contrasto con il calore e della soffitta di lui, che degrada col procedere della sua paranoia. La regia � misurata, quasi didascalica, ma molto adatta a suggerire il dramma dell�animo vittoriano. Direi che chi ha letto il romanzo trover� interessante la trasposizione, raro caso in cui le due cose sono a pari livello, chi invece non ne ha avuto l�occasione godr� appieno del fascino di una storia del secolo scorso raccontata con delicatezza, senza che il conoscerne l�epilogo sciupi la poesia di un lavoro ben fatto.
Voto: 8

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