Cargo 200

Cargo 200
Titolo originale: Gruz 200
Produzione: Russia
Durata: 89'
Genere: Drammtico, Thriller
Regia: Alexey Balabanov
Uscita: 2008-05-09
Attori principali: Alexey Serebryakov, Leonid Gromov, Yuri Stepanov, Agniya Kuznetsova, Alexey Poluyan, Mikhail Skryabin, Natalya Akimova, Valentina Andryukova, Leonid Bichevin
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- Voto: 3.0/10 (1 voto)

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Trama:
Siamo in Unione Sovietica alla fine degli anni ottanta. Mentre gli aerei riportano in patria le salme dei giovani morti in Afghanistan, il regime comincia ad avvisare le prime tracce del tracollo che porter� alla Perestrojka. Il capitano di polizia Zhurov � incaricato di indagare sulla scomparsa della giovane figlia di un un segretario distrettuale del Partito e nel contempo su un omicidio avvenuto in un casolare. Quello che nessuno sa � che il capitano � in possesso di informazioni vitali su entrambi i casi.
Recensione:
Tratto da una storia vera, Cargo 200 non fa nessuno sconto sull�effettiva portata dei contenuti che si prefigge di mettere in scena. Il capitano Zhurov non � certo estraneo ai due casi che gli sono stati affidati, ma quello che lascia stupefatto lo spettatore fin da subito � la sua imperturbarbilit� di fronte alle reali implicazioni del suo coinvolgimento. Intanto bisogna dire che l�atmosfera che regna � spiegabile solo a posteriori, chi conosce la storia ricorder� certamente la concitazione e il fermento di quegli anni. La Russia degli anni ottanta era senz�altro una polveriera, e i fatti raccontati, ma soprattutto quello che resta sottinteso, lasciano intuire il quadro di una ragionevole approssimazione dell�inferno. Se la struttura sociale non ha nessuna consistenza, e se nelle sperdute lande di periferia la gente sparisce senza lasciare traccia, si pu� sicuramente parlare di caos, ma � l�assoluta amoralit� che lentamente emerge nel racconto a lasciare basiti. Se all�inizio si pu� aver pensato di esser di fronte all�ennesimo film con persone sprovvedute a cui capita di tutto, a mano a mano che si va avanti quello che emerge � che non solo ci siamo sbagliati, ma che quello che vediamo � un racconto senza veli sugli abusi di potere e sulla mancanza di valore della vita umana, anche quella di chi � chiamato a difendere l�onore di una bandiera di cui comincia ad importare poco persino a chi la rappresenta. Un docente di ateismo scientifico annusa il marcio laddove si dovrebbe sentirne almeno l�odore, ma � il solo e, a testimonianza dello smarrimento che colpisce chi � il primo a vedere le crepe di un futuro crollo, si rifugia in una chiesa. Un omicidio non � certo un problema per chi ritiene di essere al di sopra della legge, ma sequestri di persona, stupri e dissacrazione di cadaveri forse cominciano ad essere un p� troppo. Quello che emerge al di sopra del rumore di fondo � l�incredibile mancanza di riferimenti morali, se chi detiene il potere e dovrebbe garantire l�ordine decide di delinquere, certo di non essere mai ostacolato, chi potr� mai fermarlo? Chi controlla il controllore? Una donnina minuta che viaggia con un fucile in una valigia pu� mai essere il supremo giudice di atti di tale folle inutilit�, da indurre lo spettatore a domandarsi quale pu� mai essere la fonte di soddisfazione di un impotente con troppo potere? Ovvio che raccontare le crepe di un crollo anni dopo che questo � avvenuto almeno d� un senso al tutto, anche se la rappresentazione via via pi� intricata e sempre meno credibile lascia presagire un certo gusto nel raccontare dopo che la bufera ha spazzato via i meandri corrotti di un potere agli sgoccioli. Balabanov procede con mano sicura e lo spettatore non pu� fare altro che seguirlo, dal momento che quello che viene rappresentato ha bisogno di una spiegazione, peccato che il regista si diverta a mostrare per gradi e lasciare poi a chi guarda il duro compito di motivare quello che ha visto.
Voto: 6,0
Anna Maria Pelella

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