Trama:
Una ragazzina inglese sogna spesso di licantropi e lupi, visti come metafora di violentatori. � la favola di cappuccetto rosso, rivista in chiave onirico - horrorifica con molti elementi di psicanalisi.
Recensione:
Lo stile sembra quello delle prime pellicole a colori, il ritmo � lento, lentissimo, e il retrogusto onirico � fin troppo tangibile. Pieno di doppi sensi, il film, presenta diverse chiavi di lettura alcune dall'interpretazione non banale.
Non si tratta di un film sui lupi mannari ma di uno dai risvolti psicologici difficile da decifrare, il vero argomento trattato � la violenza sessuale. "non correre da sola dentro il bosco, il lupo assume le pi� strane forme, pi� dolce la sua lingua pi� aguzzi i denti".
Buona parte delle scene sono legate ai sogni della protagonista e ai racconti della nonna. La sorella della protagonista viene uccisa dai lupi (violentata?) e i lupi da cui bisogna difendersi sono quelli che hanno il pelo dentro. Qualche scena � disgustosa ed indubbiamente splatter, ma gli effetti speciali sono di bassissimo livello.
Per grandissima parte del film la narrazione avviene attraverso delle favole raccontate. Il messaggio � vagamente moraleggiante, ma ci sono diverse allusioni erotiche pi� o meno velate, lo stile nel secondo tempo ricorda molto cappuccetto rosso.
Nonostante il film incuriosisca vagamente lo spettatore, anche grazie a un'atmosfera abbastanza azzeccata, molte di queste fiabe sono quasi penose. Nel complesso comunque la tensione si mantiene comunque pi� o meno a livelli di decenza. Alcune scene trasmettono persino una buona dose di angoscia, la regia non � insomma assolutamente da buttare, ma - accidenti - troppe metafore, troppi significati, troppi giochi strani. In effetti � la favola di cappuccetto rosso rivista coi lupi mannari. Si rimane sempre in attesa di un miglioramento che non c'�.
La vena erotica del film � evidente, dai toni caldi, dagli atteggiamenti della protagonista, dal suo rapporto con i suoi coetanei, da tanti piccoli dettagli.