Trama:
David Banner è uno scienziato che lavora per i
militari nell’ambito della ricerca sui nanorobot (robot
microscopici in grado di guarire ferite in pochi secondi).
I suoi metodi sono però discutibili, e quando arriva a
fare da cavia per uno dei suoi esperimenti viene
licenziato e, in seguito, arrestato. Il figlio, Bruce,
cresce senza sapere chi fossero i genitori. Trent'anni più
tardi, anche il figlio è diventato uno scienziato e si
occupa delle stesse ricerche del padre. Nel tentativo di
salvare la vita di un collega, viene sottoposto a una
fortissima scarica di radiazioni gamma. Ma non muore, anzi
subisce la mutazione genetica che gli permetterà di
diventare Hulk, ogni volta che perderà le staffe. I
militari, comandati dal generale Ross (il padre di Betty,
la ragazza di Bruce), gli danno la caccia per evitare che
gli sbalzi di umore di Bruce mettano a repentaglio la vita
di civili innocenti.
Recensione:
Alcuni hanno visto in questo film una sorta di
Apocalipse Now o Platoon, e hanno lodato il film per il
messaggio che dovrebbe trasmettere. Personalmente non
credo che il film abbia grandi intenti morali (più
commerciali direi). Di conseguenza ho ritenuto opportuno
considerarlo come un qualunque film d’azione. Per
intenderci, credo che film come “Batman” di Tim Burton
possano considerarsi incentrati su un determinato
messaggio (che incide quindi profondamente sul giudizio)
ben più di Hulk.
Dunque premetto che Hulk non è assolutamente un brutto
film, ma potrebbe deludere chi si aspetta un film
all’altezza di Batman, X-men o Spiderman. Il regista, Ang
Lee, è bravo ma non all’altezza di Sam Raimi (Spiderman) o
di Tim Burton (Batman). Inoltre il personaggio di Hulk è
talmente forzatamente inverosimile che potrebbe
infastidire anche gli amanti dei film di fantascienza. Di
contro il film è spettacolare, sia per le esplosioni e i
combattimenti, sia per l’ingente numero di mezzi militari
che entusiasmeranno sicuramente gli appassionati del
settore.
Il finale, che lascia presagire un seguito, è un po’ il
punto debole del film, senza entrare nei dettagli (per non
rovinare la trama a chi dovesse ancora vederlo), possiamo
dire che gli ultimi combattimenti sono totalmente
inverosimili, quasi fastidiosi da vedere… ma per fortuna
durano poco.
La parte iniziale ci introduce alla vicenda, ci svela
parte della storia, e lascia delle incognite che verranno
svelate nella seconda parte. Il modello narrativo è quello
classico, utilizzato anche da Spiderman, e non introduce
nulla di nuovo, se non le immagini divise in due in stile
fumetto. Nella prima parte comunque non c’è nulla da
biasimare, anzi è scorrevole, chiara e ben strutturata.
È la seconda parte la più difficile da giudicare: Hulk
viene presentato come un personaggio che nonostante
l’apparenza è buono, non attira quindi il nostro
risentimento. Ma non è nemmeno l’eroe, che aiuta la
società. Non fa nulla di così altruistico. Non è Batman,
Superman o Spiderman che salvano continuamente gente in
pericolo è un essere pericoloso, difficile da controllare,
buono, ma in parte egoista! Che è contento quando perde il
controllo (lo dice Bruce a Betty).
Per questo Hulk non ci conquista e non ottiene in toto la
nostra fiducia. (Che fareste voi se foste nei militari?)
L’aspetto più fastidioso di Hulk è quindi proprio questo:
Superman non attira nemmeno in minima parte il nostro
risentimento, non ci preoccupa, non distrugge i
carriarmati, non distrugge mezza San Francisco. E per
quanto irrealistici siano i suoi superpoteri non ce ne
accorgiamo minimamente. Hulk invece è “uno scimmione”
potenzialmente pericoloso e soprattutto isterico, e
vederlo saltare per 5 Km ci sembra appunto inverosimile.
Credo che il regista avrebbe dovuto cercare di rendere i
suoi superpoteri più verosimili: 100 m sarebbero stati più
che sufficienti. Dà l’impressione di essere un supereroe
per bambini piccoli, ai quali piacciono i numeri grandi,
le “sparate”, la potenza... Ma il risultato che si ottiene
è opposto per gente un po’ più matura.
Stupendi invece gli effetti speciali, e soprattutto quelli
che definirei effetti “militari”. Come ho già detto il
film piacerà sicuramente agli amanti di questo settore:
bombe, elicotteri, aerei, soldati speciali, fucili, carri
armati, swat, strutture top secret sotterranee e schiume
al poliuretano espanso (esiste veramente) sono presenti in
tutti i modelli e nella loro massima spettacolarità. Le
scene in cui Hulk vede esplodere una bomba da pochi metri
o quella in cui affronta gli elicotteri sono estremamente
spettacolari e divertenti. Inoltre gli effetti speciali
rendono il tutto molto convincente, quasi verosimile… gli
spari che rimbalzano sulla pelle di Hulk o l’effetto
della cluster bomb sono semplicemente perfetti, e in
contrapposizione con la sua capacità di spiccare salti
inconcepibilmente lunghi.
Concludendo, devo ammettere che Hulk può piacere o non
piacere, e che consiglio un voto non lo riassume in alcun
modo. Tuttavia è anche vero che pur “gustandolo” appieno
non arriva al livello di nessuno dei capolavori
sopraccitati. Sinceramente vi consiglio comunque di
vederlo, godendosi gli effetti speciali e la trama e di
non far troppo caso ai superpoteri un po’ esagerati.