Nightmare

Nightmare
Titolo originale: Gawi - horror game movie
Produzione:
Durata:
Genere: Horror
Regia: Byeong-ki Ahn
Uscita: 0000-00-00
Attori principali:
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- Voto: 8.1/10 (30 voti)

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Trama:
Un gruppo di ragazzi inizia ad avere delle inquietanti visioni, in cui una ragazza morta suicida li perseguita. Dal terrore si passa all'orrore quando, uno ad uno, i giovani iniziano a morire in modo atroce. Il segreto della catena di delitti � da ricercarsi in un tremendo evento del passato. Horror coreano del 2000 che prende pi� di uno spunto dal cinema occidentale, amalgamando il tutto con chiari riferimenti al filone nato dopo ?Ring (Ringu) ? di Nakata. Il regista Byeong-ki Ahn, che realizzer� due anni pi� tardi ?Phone?, dimostra un'ottima tecnica di regia ed uno stile accattivante, ben supportato da una fotografia tenebrosa e dignitosi interpreti. Purtroppo il limite principale del film sta nella sceneggiatura prevedibile e densa di passaggi dubbi che nel finale cerca, annaspando, una serie di colpi di scena illogici. La tensione spesso vacilla anche se gli omicidi sono molto grafici e sanguinosi. Uno di essi � una chiara citazione da ?Inferno ? di Argento. Quest'ultimo viene chiamato in causa anche in un altro momento, palesemente ripreso da ?Quattro mosche di velluto grigio <4moscheargento.htm>?..
Recensione:
Un gruppo di ragazzi inizia ad avere delle inquietanti visioni, in cui una ragazza morta suicida li perseguita. Dal terrore si passa all'orrore quando, uno ad uno, i giovani iniziano a morire in modo atroce. Il segreto della catena di delitti � da ricercarsi in un tremendo evento del passato. Horror coreano del 2000 che prende pi� di uno spunto dal cinema occidentale, amalgamando il tutto con chiari riferimenti al filone nato dopo “Ring (Ringu) ” di Nakata. Il regista Byeong-ki Ahn, che realizzer� due anni pi� tardi “Phone”, dimostra un'ottima tecnica di regia ed uno stile accattivante, ben supportato da una fotografia tenebrosa e dignitosi interpreti. Purtroppo il limite principale del film sta nella sceneggiatura prevedibile e densa di passaggi dubbi che nel finale cerca, annaspando, una serie di colpi di scena illogici. La tensione spesso vacilla anche se gli omicidi sono molto grafici e sanguinosi. Uno di essi � una chiara citazione da “Inferno ” di Argento. Quest'ultimo viene chiamato in causa anche in un altro momento, palesemente ripreso da “Quattro mosche di velluto grigio ”..




Si ringrazia AlexVisani.comper la recensione
Voto: 5,5
AlexVisani.com

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