I Due Presidenti

I Due Presidenti
Titolo originale: The Special Relationship
Produzione: Usa
Durata: 1h 33
Genere: Drammatico
Regia: Richard Loncraine
Uscita: 2010-12-10
Attori principali: Michael Sheen, Dennis Quaid, Helen McCrory, Hope Davis, Adam Godley, Mark Bazeley, Marc Rioufol, Kerry Shale, Demetri Goritsas, Nancy Crane, John Schwab
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Trama:
Storia vera dei rapporti tra Tony Blair e Bill Clinton dal 1994 al 2001, periodo durante il quale le nazioni capeggiate dai due uomini si trovarono a stretto contatto diplomatico e la cui coesione di intenti cambi� per sempre gli equilibri politici dell'epoca.
Recensione:
Tony Blair nel 1994 non era ancora primo ministro, ma ebbe modo di seguire i precetti dei consiglieri dell'allora presidente Clinton, al suo primo mandato. I consigli gli valsero l'elezione a primo ministro della Gran Bretagna, e il sodalizio tra i due uomini cambi� irreversibilmente il panorama politico di quegli anni. Se � pur vero che Blair all'epoca dei fatti narrati era un giovane ambizioso che mirava a un sodalizio mai dichiarato con gli Stati Uniti, Clinton era l'uomo che pi� di ogni altro riusc� a influenzare il pensiero del giovane primo ministro e a creare le basi per avere una certa influenza nella politica europea. Blair si fece eleggere parlando all'Europa, ma le sue intenzioni e suoi interessi politici miravano all'appoggio degli Stati Uniti, ottenuto grazie al suo personale rapporto con Clinton. Il racconto sottolinea la crescente simpatia tra i due uomini, i quali non hanno in realt� mai avuto un rapporto paritario. Dapprima Blair � stato l'allievo del pensiero politico del collega americano, e successivamente ne ha superato la popolarit�, scavalcandone gli intenti all'epoca delle tensioni nel Kosovo. Terza sceneggiatura di Peter Morgan, dopo The Deal del 2003 e The Queen del 2006, incentrata sulla figura politica di Tony Blair, questo The Special Relationship racconta con passione e una certa dose di onest� una delle figure pi� ambigue del decennio trascorso. Blair ci viene raccontato come un giovane ambizioso, di idee progressiste, ma disposto a tutto pur di riuscire a fare quel che riteneva giusto. La sua forza � nel carattere deciso e nella volont� di lasciare un segno tangibile in un periodo di grosse tensioni internazionali che sfociarono poi nella seconda guerra del golfo. Clinton gli fa da mentore e ci viene dipinto, con una leggera patina di humor britannico, come un grossolano personaggio, in parte succube della moglie e dei suoi appetiti sessuali, cosa questa che, agli occhi di un inglese, creer� non poche difficolt� di gestione dei rapporti interpersonali. Clinton, al suo secondo mandato aveva i giorni contati e l'affare Lewinsky acceler� molto la sua caduta. Blair dapprima cerc� di aiutare il presidente, ma poi, non senza un certo sollievo, si trov� a fare i conti con Bush, a cui dovette pagare i debiti politici contratti con l'amministrazione precedente. Clinton, ormai al traguardo, cercher� di mettere in guardia l'amico, ma l'ambizione e un pizzico dell'arroganza giovanile cresciuta a causa dell'approvazione internazionale, costringeranno Blair a un sodalizio che fin� con i risultati disastrosi che tutti ricordano. Nell'insieme la storia � fedele quanto basta a chiarire le possibili connessioni tra i due uomini, e le psicologie dietro le scelte che allora sembrarono ardite e per molti versi furono piuttosto decisive per gli anni successivi. Clinton nel momento del declino appare meno arrogante di come lo ricordiamo e decisamente pi� umano di quanto apparisse in realt�. Mentre l'ingenuit� idealista che permea il personaggio di Blair risulta francamente poco credibile, ma nel complesso la caratterizzazione spiega molte pi� cose di quelle che lascia cadere. Un potente Michael Sheen, ormai a suo agio nei panni di Blair al punto tale da rappresentarlo sempre meglio a ogni film, resiste stoicamente al ritmo televisivo di una regia onesta, ma poco ispirata. Mentre Dennis Quaid ci sorprende non poco con una misurata e sofferta interpretazione, cui fa da contraltare la buona performance di Hope Davis, una convincente Hillary Clinton. Helen McCrory � ancora una volta Cherie Blair, come in The Queen, e come allora sottolinea abilmente l'intesa intellettuale e la comunione di vedute con il suo famoso marito. Si tratta in ogni caso di un film interessante, se si sorvola sul fatto che � stato pensato per la televisione. Le insinuazioni sottili insieme a una ricostruzione fedele ne fanno un documento prezioso per la comprensione degli eventi che seguirono quel periodo. E l'inserimento nella narrazione dei filmati dell'epoca ci suggerisce, forse, che si mirava a uno sguardo esplicativo, per meglio comprendere un'epoca storica che ha visto il sorgere di molti pi� conflitti di quelli che � riuscita a sanare. E purtroppo pare proprio che ci sia da lavorare ancora molto, per quel mondo di pace che i due uomini invocavano nei lontani anni novanta.
Voto: 6,0
Anna Maria Pelella

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